Definita “moderna” in opposizione a quella “classica”, nasce alla fine del XIX secolo. Indica un nuovo concetto di danza, che contrapponendosi al rigido tecnicismo della danza accademica, vuole dare libera espressione al movimento, alla mimica e il linguaggio coreografico, espresso nella massima naturalità. Questa evoluzione, stilistica ma soprattutto culturale, ha come primi esponenti l’americana Isadora Duncan e il russo Serge De Diaghilev.

Nel Modern Jazz il corpo si muove liberamente, spinto dalla volontà di trovare un nuovo rapporto con lo spazio e con il tempo, importante diventa lo studio del movimento in quanto mezzo di analisi delle dinamiche fisiche. È una danza che si basa sull’uso dell’energia che crea movimenti ampi ed espressivi fatti di ritmo e contro ritmo.

Nella Modern Jazz rimangono sempre presenti elementi della tecnica classica, che il ballerino deve conoscere per poter eseguire correttamente le sequenze coreografiche.