La  danza classica è un particolare stile di danza teatrale. Questo tipo di danza si avvale di una tecnica accademica codificata inizialmente dai maestri dell’Académie Royale de Danse, fondata a Parigi nel 1661 da Luigi XIV di Francia con l’intento di fissare e sviluppare i principi fondamentali dell’arte coreografica. Nell’ambito dell’Académie Royale, il maestro e coreografo Pierre Beauchamp codificò la gran parte dei passi principali e le cinque posizioni classiche. Per questo motivo i nomi dei passi della danza accademica sono tutt’oggi in lingua francese. 

La danza classica è una danza d’école basata sul principio fondamentale dell'”en dehors” (in fuori/verso l’esterno). Utilizzando l’en dehors le gambe devono mostrare al pubblico la loro parte interna e per fare questo la coscia deve ruotare all’esterno di 90° rispetto all’asse del corpo. 

Secondo la tecnica accademica, la lezione di danza inizia con l’esercizio alla sbarra, dove vengono eseguiti quei movimenti che rendono flessibili le giunture, allungano e rafforzano i muscoli, perfezionano l’equilibrio. Nella seconda parte della lezione si eseguono esercizi au milieu (al centro) si affrontano combinazioni di passi senza l’aiuto della sbarra: port de bras, adagio, pirouettes, per le donne punte e virtuosismi, ed infine l’allegro (i salti). La lezione viene chiusa per tradizione con l’esecuzione da parte degli allievi della révérence (inchino) rivolta all’insegnante. 

Danza Contemporanea

La  danza contemporanea nasce in Europa e negli Stati Uniti dopo la Seconda guerra mondiale e prosegue la rivoluzione attuata dalla danza moderna a favore di nuove espressioni corporee. Rientra pienamente nelle nuove Arti sceniche contemporanee e si pone come obiettivo l’allontanamento dalla formalità e rigidità dei canoni classici e romantici del balletto per ritornare ad assolvere la sua funzione essenziale: la comunicazione espressiva attraverso una danza “libera”, priva di codificazioni e costrizioni.

La danza contemporanea si basa su alcuni concetti universali come lo spazio, il tempo, le linee e le curve e la sua lingua si esprime attraverso i segnali del corpo. Attraverso il corpo si cerca di dare voce alle emozioni e ai sentimenti più vicini al tempo in cui viviamo: gesti, movimenti, figure e intrecci. Per questo tipo di danza il coreografo si dedica a una ricerca soprattutto interiore. A consapevolezza dell’allineamento posturale nel movimento.                                                                                                                                                                      

Gli obiettivi dello studio durante la lezione sono: la consapevolezza dell’allineamento posturale del movimento; il controllo della respirazione per rendere fluidi e dinamici tutti i movimenti; l’ uso del peso del corpo come resistenza o attrazione alla gravità; la ricerca della sospensione, momento in cui intercorre la caduta e il recupero del movimento; il significato del gesto attraverso la conoscenza del proprio corpo. 

Danza Moderna

Definita “moderna” in opposizione a quella “classica”, nasce alla fine del XIX secolo. Indica un nuovo concetto di danza, che contrapponendosi al rigido tecnicismo della danza accademica, vuole dare libera espressione al movimento, alla mimica e il linguaggio coreografico, espresso nella massima naturalità. Questa evoluzione, stilistica ma soprattutto culturale, ha come primi esponenti l’americana Isadora Duncan e il russo Serge De Diaghilev.

Nel Modern Jazz il corpo si muove liberamente, spinto dalla volontà di trovare un nuovo rapporto con lo spazio e con il tempo, importante diventa lo studio del movimento in quanto mezzo di analisi delle dinamiche fisiche. È una danza che si basa sull’uso dell’energia che crea movimenti ampi ed espressivi fatti di ritmo e contro ritmo.

Nella Modern Jazz rimangono sempre presenti elementi della tecnica classica, che il ballerino deve conoscere per poter eseguire correttamente le sequenze coreografiche.